Il Progetto

È l’ora delle bollicine d’Abruzzo! È partito infatti il progetto di ricerca che porterà alla elaborazione di vini spumanti prodotti ottenuti dai vitigni autoctoni e coltivati dai tremila soci vignaioli del Codice Citra. Montepulciano, Passerina, Pecorino, Cococciola e Montonico si presenteranno in una nuova versione, festosa e dalle mille imprevedibili occasioni in abbinamento e di consumo.

L’idea, peraltro, non è nuova: da tempo, infatti, si pensa che le cinque rinomate cultivar abruzzesi abbiano una spiccata vocazione a dare vita a eccellenti vini spumanti, in grado di essere apprezzati dal pubblico nazionale e internazionale. Vini che, grazie proprio alle bollicine, permetteranno alle loro caratteristiche di esprimersi in modo diverso, ma altrettanto ricco e appassionante.

In questo periodo di congiuntura economica fortemente negativa, Codice Citra, la più grande realtà vitivinicola abruzzese, insieme all’Università di Teramo e al Centro di Ricerca Viticola ed Enologica d’Abruzzo (C.Ri.V.E.A.), hanno deciso di dare vita a un progetto di ricerca e sviluppo per valorizzare la neonata DOP Abruzzo. Una Denominazione territoriale che prende in considerazione le diverse attitudini varietali in funzione delle tecniche colturali e dei metodi di vinificazione.

Innovazione e ricerca sono le linee guida di tutto il progetto, voluto per promuovere e testimoniare la qualità intrinseca della filiera produttiva appartenente alla DOP Abruzzo, che ha tutte le carte per diventare un brand importante in Italia e all’estero al pari di altre Denominazioni territoriali.

Lavorando in team i tre protagonisti metteranno insieme le rispettive competenze, per valorizzare al meglio le sinergie che ne deriveranno. L’Università di Teramo curerà tutta la parte scientifica: dalla raccolta dati alla sperimentazione pura. Tali informazioni diventeranno oggetto di tesi scientifiche di laureandi che, insieme ai loro professori, che saranno parte attiva del progetto; al C.Ri.V.E.A. competerà tutta la parte inerente la tecnologia enologica.

Codice Citra, infine, metterà a disposizione il suo know-how costituito da una rete di agronomi ed enologi di tutte le associate e grazie agli oltre tremila soci vignaioli produttori delle uve, oggetto della sperimentazione, si occuperà della elaborazione degli spumanti.

Le ragioni del progetto

Il Territorio

Dal punto di vista dell’utilizzo del territorio, va sottolineato come il progetto abbia coinvolto appezzamenti rappresentativi della vasta estensione dei vigneti del Codice Citra. In particolare, sono stati individuati areali produttivi dalla diversa pedomorfologia: dalla fascia litoranea a quella pedemontana, per avere utili indicazioni sugli ambienti culturali specifici per questo tipo di produzioni.

Il Mercato

I nuovi spumanti sono destinati a intercettare la generale predisposizione verso l’aumento del consumo di vini spumanti rispetto ai vini tranquilli garantendo un ulteriore sbocco commerciale per la produzione regionale (Abruzzo DOP) e, di conseguenza, un significativo miglioramento della qualità delle produzioni locali.
In presenza di una tendenza alla diminuzione generalizzata del consumo di vini fermi, sia rossi che bianchi, ai quali si contrappone la rilevazione di un’opposta (anche se non equivalente) tendenza all’aumento del consumo di vini spumanti, il progetto dovrebbe avere quindi significative ricadute in termini economici. L’iniziativa, infatti parte anche grazie all’impulso dato da un mercato che, soprattutto nelle fasce anagraficamente più giovani (che sono consumatori di oggi ma anche e soprattutto di domani) dimostra – in generale - sempre maggiore interesse per i vini naturali e per la vinificazione “in bollicine” delle uve autoctone di cui tutta l’Italia vitivinicola è ricca.

Spumanti e Metodi

I nuovi spumanti

Il percorso dei nuovi spumanti parte dalla vigna - tecniche di allevamento, valutazione delle rese, potatura secca, potatura verde, scelta tra coltivazione tradizionale e biologica, scelta dell’epoca vendemmiale, analisi chimica delle uve, valutazione dell’impatto ambientale, eco sostenibilità viticola – per passare poi per la cantina e i laboratori – vinificazione in bianco e in rosé, reazioni alla presa di spuma con i due metodi, analisi chimiche dei vini - e per giungere alla bottiglia - esami organolettici, valutazioni sensoriali - e alle tavole dei consumatori (feed-back sui vini con i consumer test).

Si arriverà così alla conoscenza approfondita delle attitudini dei cinque vitigni in esame (con particolare attenzione al Montepulciano) alla produzione di vini spumanti, per definire gli uvaggi e le cuvée delle bollicine “Abruzzo DOP”.

Metodo Classico e Metodo Classico Millesimato

Gli spumanti “Abruzzo DOP” saranno elaborati con la modalità che contempla la rifermentazione in bottiglia.

Nell’ambito del progetto, dal metodo Classico e dal metodo classico Millesimato si otterranno bottiglie di alto livello qualitativo che ambiscono a posizionarsi nelle fasce di mercato che competono a questa tipologia di prodotto.

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